“Il sociologo detenuto” Una storia etnografica

“… mi piacerebbe che sulle mura d’ingresso di tutte le carceri italiane vi fosse posta la scritta IL LAVORO RENDE LIBERI. Niente a che vedere con il macabro e beffardo ARBEIT MACHT FREI che campeggiava all’ingresso dei campi di sterminio nazisti, ma promessa di riscatto, concreta possibilità di imparare un mestiere per potersi guadagnare la vita in modo onesto e dignitoso sia in carcere che fuori, e rendersi così liberi dal giogo della devianza”.

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